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"Un soffio verso il cambiamento socio-culturale per eliminare le discriminazioni di genere e contrastare la violenza sulle donne"

Donne in chiaroscuro: mostra fotografica a Roma

In vista dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, dal 25 febbraio al 1° marzo 2019 si è tenuta a Roma a Palazzo Merulana (via Merulana 121) la mostra fotografica Donne in chiaroscuro, patrocinata dalle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) di Roma e provincia.

La mostra, con ingresso gratuito e consistente in 50 scatti, è frutto del concorso fotografico Fotosocial, promosso dalle ACLI di Roma in collaborazione con l’Associazione Scuola di Fotografia Graffiti.

Giunto alla sua IV edizione, il concorso è nato con l’obiettivo di raccontare la grande forza, la poliedricità, la genialità e il valore dell’universo femminile, ma anche le grandi ombre che ne oscurano lo splendore come la violenza e le discriminazioni. La mostra è stata realizzata nell’ambito del progetto E…vento di donna di cui le ACLI di Roma sono capofila, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità.

La mostra segue il percorso che le ACLI di Roma stanno portando avanti in prima linea per sostenere a tutto tondo le donne e per contrastare ogni forma di violenza fisica e psicologica, anche grazie allo Sportello di Orientamento e Accoglienza per le Vittime di Violenza e Stalking Fiore di Loto, attivo presso i locali della Parrocchia di Santa Maria ai Monti.

Alla cerimonia d’inaugurazione, tenutasi il 25 febbraio 2019 alle ore 10,30, sono intervenuti: Enza Caporale, Viceprefetto Vicario di Roma, Lidia Borzì, Presidente delle ACLI di Roma, Alessandra Troncarelli, Assessore Regionale alle Politiche Sociali e Welfare, Sabrina Alfonsi, Presidente del I Municipio, Agnese Ranghelli, Responsabile Coordinamento Donne ACLI, Luca Serangeli, Presidente US ACLI Roma, Gianni Pinnizzotto, Presidente Scuola di Fotografia Graffiti e Pamela Franconieri, Commissario Capo della Polizia di Stato.

Da donna e da presidente di un’associazione come le ACLI di Roma – spiega Lidia Borzì – è una grande soddisfazione inaugurare questa mostra che esalta le tante sfaccettature di un essere bellissimo e complicato, la donna, capace di creare e donare nuova vita. Attraverso il linguaggio istantaneo della fotografia hanno preso vita pagine che, dialogando con la realtà, hanno messo a fuoco il significato di essere donna al giorno d’oggi, in tutta la sua umanità, unicità e difficoltà.

Abbiamo accompagnato queste foto – aggiunge Borzì – non con le classiche didascalie ma con uno storytelling, a cui è affidato il messaggio di questa mostra. Sui pannelli storie di donne, tratte da casi di cronaca nera, che purtroppo si ripetono in ogni angolo del pianeta, a cui però abbiamo volutamente cambiato il finale, con la volontà di sensibilizzare la comunità a partire dalla società civile ad assumersi la corresponsabilità di far sì che questi nuovi finali di riscatto non siano solo un auspicio ma si trasformino in realtà.

Ed è su questa strada – conclude Borzì – che le ACLI di Roma contribuiscono quotidianamente a fare la propria parte attraverso l’educazione, la formazione, il sostegno psicologico, i percorsi di autodifesa e l’aiuto concreto nelle difficoltà economiche e nella tutela dei propri diritti, e per mezzo di tutte quelle occasioni capaci di valorizzare una rete sociale per non lasciarle mai sole.

 

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